Inclusion ToC
Volete apportare un cambiamento nella vostra organizzazione rendendola più inclusiva?
InclusionToC utilizza la Theory of Change (TοC) per promuovere l’inclusione di gruppi svantaggiati come le donne migranti nell’istruzione e nella formazione professionale. La TοC è un metodo affidabile e standardizzato che ha il vantaggio di coinvolgere tutti i partecipanti in un processo di co-creazione, ovvero di coinvolgere i gruppi target nel processo di cambiamento.
Contattateci o restate aggiornati sulle novità del progetto per conoscere le applicazioni reali.
Cos’è la Theory of Change?
La Theory of Change è uno strumento che aiuta le organizzazioni a descrivere il bisogno al quale stanno cercando di rispondere, i cambiamenti che vogliono apportare e ciò che intendono fare. È una metodologia per promuovere un cambiamento tramite pianificazione, partecipazione e valutazione prima tramite la definizione di obiettivi a lungo termine e poi tracciando una mappa a ritroso per identificare le precondizioni necessarie.
Viene attuato un approccio in 10 fasi:
1. Analisi della situazione
2. Gruppo target
3. Impatto
4. Risultati
5. Attività
6. Meccanismi di cambiamento
7. Sequenza
8. Diagramma
9. Fattori abilitanti
10. Ipotesi
Per ognuna di queste fasi, InclusionToC offre una serie di strumenti e informazioni guida su come implementare la fase e inserire gli input, coinvolgendo direttamente il personale e gli studenti dell’IFP e supportando i processi di analisi e selezione di soluzioni, proposte e idee appropriate.
Cosa offre il progetto InclusionToC:
Corso di formazione
Corso di formazione per l’inclusione delle donne migranti nelle organizzazioni di IFP
Per saperne di più
Piattaforma digitale
Piattaforma digitale per l’implementazione partecipativa della Theory of Change nell’IFP
Per saperne di più
Guida alla formazione
Guida alla formazione sulla leadership, l’autosviluppo e l’empowerment delle donne migranti
Per saperne di più
Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l’Unione europea né l’EACEA possono esserne ritenute responsabili.